Neanche il tempo di smaltire il jet lag, che è già pronto per una nuova avventura.
Mario Incudine, al rientro dal Canada, traccia un bilancio della sua espereinza oltreoceano.
Applausi e commozione nella regione del Quabec,per il suo spettacolo “Il dolore pazzo dell’amore, tratto dall’omonimo libro del giornalista Pietrangelo Buttafuoco e prodotto dalla compagnia dell’Arpa di Enna, con protagonisti lo stesso Buttafuoco,Incudine ( nella veste di cantastorie e regista) e Antonio Vasta (polistrumentista e autore della musiche assieme a Mario).
Successo di pubblico nelle due repliche, organizzate dall’Istituto italiano di cultura di Montréal, a fine ottobre, al Théâtre Rialto ed alla bibliothèque Monique-Corriveau di Québec City.
Italiani emigrati (molti i siciliani) e canadesi doc hanno aprezzato musiche e testi di una performance che sta mietendo successi.
“Abbiamo avuto l’ennesima conferma che la lingua siciliana non è un limite alla nostra comunicazione artistica – raccontano i tre artisti protagonisti del tour – semmai si dimostra un’arma espressiva di grande potenza”.
I racconti poetici dell’infanzia di Buttafuoco nell’entroterra siciliano, tra spasmi d’amore e lacrime d’addio, le memorie di “musicante” in chiesa e sotto i balconi delle donne siciliane di Incudine,che, come da copione, ha coinvolto le donne in platea, sono stati accompagnati da applausi a scena aperta, risate ed anche da qualche lacrima di nostalgia per chi ha lasciato il Belpaese decenni fa, in cerca di fortuna in Canada.
Anche per Francesco D’Arelli, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Montreal, non si è trattato solo di uno scambio culturale, ma di “un incontro di anime”
“Con Pietrangelo, così come con Mario e Antonio – racconta – abbiamo trovato da subito una sintonia straordinaria,condividendo passeggiate, spostamenti, cene. Indimenticabili gli espressi nelle tazzine tricolore del nostro istituto, il pranzo con arancini alla messinese, preparati appositamente per gli ospiti siciliani dalla famiglia di origine messinese Mendolia, ed ancora la cena, a base di salmone ed anatra, offerta dalla linguista Zélie Guével, l’unica capace di mettere Incudine ai fornelli. Non sono mancate lunghe riflessioni sulla Sicilia e sui tanti fermenti culturali a livello mondiale. Da rilevare è anche l’attenzione mediatica sui tre artisti, non appena arrivati in Canada. Che aggiungere? Già sento la loro mancanza”.
“Mario Incudine è una nostra vecchia conoscenza, era già venuto a trovarci 6 anni fa – racconta Franco Mendolia, referente dell’associazione messinese di Montreal – è l’ambasciatore della nuova musica siciliana che attinge dalla nostra tradizione dialettale, ma con una proiezione nel futuro e quindi con una nuova carica multiculturale”.
Lo spettacolo “Il dolore pazzo dell’amore” è già stato portato in scena in Sicilia, ad Agira, Piazza Armerina, Catania, Caltanissetta, Novara di Sicilia, Modica e Comiso, facendo tappa al teatro Vittorio di Roma,oltre che a Sori ed a Camogli.
E per Incudine, intanto, un nuovo traguardo.
Il suo tour internazionale continua in Brasile dal prossimo 14 novembre fino al 19 e all’Isola della Riunione,vicino al Madagascar, nell’Oceano Indiano,dal 22 al 25.
Ma non finisce qui.
Questo mese si chiuderà per lui con un nuovo progetto teatrale che lo vede protagonista del lavoro “Mimì, da sud a sud con Domenico Modugno,” il cui debutto è previsto nella sala Umberto di Roma i prossimi 28 e 29 novembre .
A lavorare sull’allestimento i musicisti di Incudine, i registi Moni Ovadia e Giuseppe Cutino e la drammaturga Sabrina Petyx per un 'altra replica al teatro Vittoria Colonna di Vittoria (Ragusa).