Di che cosa parliamo quando parliamo di traffico veicolare in tilt?
Il mondo si divide tra automobilisti e pedoni,ovvero tra smog e aria pura.
Ecosistema è l'asse portante della società di domani. Si pensa, si parla e si progetta, guardando alle energie nuove e rinnovabili.
Sostenitore acceso di questa filosofia green è un ingegnere,Francesco Galvagno, ennese di Cerami, ma catanese di adozione, oggi depositario di oltre 10 brevetti, ed esperto di tecnologia verde.
Una delle sue ultime invenzioni, all’ attenzione della stampa internazionale, permetterebbe di guidare en plen air, ma nel senso stretto, ovvero in aria.
Attraverso l’uso di piccoli modelli di auto elettriche, per fare un esempio la Smart, con un complesso sistema che riporta alla funivia, Galvagno pensa di collegare, per cominciare, Catania con il rifugio Sapienza, che si trova sull’Etna.
Il suo studio professionale è diventato un vero e proprio laboratorio .
Il suo pc e' un contenitore di calcoli e per rendere concrete le sue geniali scoperte.
”Quanto tempo sprechiamo in auto? E soprattutto quanto inquiniamo?”
La domanda è banalissima , ma Galvagno trova la risposta da inventore.
" Mi sono detto che l’unica alternativa sarebbe stata far viaggiare le auto su un altro livello.”
Il suo sistema prevede una via sospesa da terra in linea diretta, con stazioni di partenza ed arrivo, per il collegamento extraurbano di auto elettriche, utilizzando anche parcheggi in car-sharing appositamente attrezzati.
“Sviluppandosi in questo modo -dice- si riducono le distanze, si evitano gli snodi cruciali, assicurando il trasporto veicolare che non destai problemi di sorta.”
Il tragitto di 20 chilometri si fonda su una rete costituita da telai in acciaio a doppia arcata, con il sostegno di due funi portanti fisse ed un cavo di alimentazione elettrica.Previsti due sensi di marcia, ad una altezza dal suolo di 6 metri e con tappe di 5 km.
I veicoli, rigorosamente alimentati elettricamente, prevedono aggancio e sgancio alla via sospesa, con controllo e gestione del flusso nella massima sicurezza.
Senza entrare troppo nel vivo del progetto tecnologicamente avanzato, adesso si cerca uno sponsor.
Sarebbe un piano di viabilità e parking che guarda il futuro, anzi che coniuga il progresso al presente.
Ce la farà l’ingegnoso ingegnere a sfondare nel mondo dell’innovazione?
Il suo è un doppio sogno: realizzare le sue idee e far partire proprio dalla Sicilia, che non è certamente un’isola di terza generazione, un rivoluzionario sistema terra-cielo.