L’assessorato provinciale all’Agricoltura, con in testa l’assessore Cinzia dell’Aera, promuove, domani mercoledì 21 febbraio alle ore 11,30, nella sala consiliare dell’Ente, una conferenza stampa per la presentazione dei prodotti tipici dell’ennese alla squadra Enna Calcio.
E’ crisi in agricoltura. Ed ancora una volta, l’assessore provinciale Cinzia Dell’Aera, alza il tiro della protesta e punta il dito contro l’assessorato regionale competente, che disattende oramai da mesi le innumerevoli richieste di avviare un tavolo verde sulle problematiche del settore agricolo che stanno mettendo in ginocchio centinaia di aziende del territorio ennese.
Gli agricoltori della terra di Cerere, che per millenni si sono occupati prevalentemente di cerealicoltura, oggi, per gli effetti della Politica Agricola Comune, si trovano ad un bivio. Chiudere le loro aziende oppure introdurre anche nuovi tipi di coltivazioni alternative. Di queste nuove prospettive di produzione e del futuro delle aziende agricole del territorio se ne discusso ampiamente, mercoledì mattina, nell’auditorium dell’Asi di Dittaino durante il convegno “Le colture erbacee strategiche per lo sviluppo delle aree interne”.
All’appuntamento annuale riservato all’agriturismo, al turismo rurale ed enogastronomico, che si terrà a Riva del Garda a partire dal prossimo 13 maggio, sarà presente, quest’anno la Provincia Regionale di Enna. Una partecipazione fortemente sostenuta dall’assessore all’Agricoltura Cinzia Dell’Aera, da tempo impegnata in una politica finalizzata a creare nuovo sviluppo.
“Le nostre aziende agricole e zootecniche sono vicine al collasso. Debbono fare i conti con una preoccupante crisi dei mercati e con un’irrisolta e spesso drammatica situazione debitoria. Occorre fare qualcosa, non c’è più tempo da perdere”. E’ il grido d’allarme che l’assessore provinciale all’Agricoltura Cinzia Dell’Aera ha lanciato, ieri a Caltanissetta, all’esponente della giunta regionale Leontini.
“Gli agricoltori sono stanchi. Non possono più continuare ad andare avanti in queste condizioni. La crisi è tale che molte aziende potrebbero chiudere con conseguenze economiche ed occupazioni insopportabili per l’economia del territorio”. E’ sempre in prima linea l’assessore provinciale all’Agricoltura Cinzia Dell’Aera, per dare risposte concrete ad un settore che deve fare i conti con una gravissima crisi, legata al mancato risarcimento per i danni subiti nel biennio 2001e 2002 dalla siccità.
Gli aspetti tecnici, economici ed agronomici relativi alla coltivazione dello zafferano nel territorio ennese, sono stati i temi affrontati nell’ambito di una riunione operativa, promossa dal servizio Agricoltura, in forza al IV settore della Provincia, in collaborazione con la facoltà di Scienze Agrarie dell’università di Catania. L’iniziativa si è tenuta venerdì 18 giugno, presso la sala delle riunioni della Camera di Commercio di Enna.
Organizzato dal settore Agricoltura della Provincia si terrà venerdì, 18 giugno, alle ore 10.00, nella sala riunioni della Camera di Commercio, un incontro per discutere sugli aspetti tecnici ed agronomici della coltivazione dello zafferano nel territorio di Enna.
L’assessore provinciale all’Agricoltura, Cinzia dell’Aera, ha incontrato nei giorni scorsi Antonio Campione, consigliere del ministro alle Politiche Agricole, Gianni Alemanno. Sono state illustrate, da parte dell’esponente della Giunta Salerno, le problematiche relative all’agricoltura e alla zootecnia dell’ennese.
Erogare gli incentivi alle aziende agricole per i danni causati dalla siccità; risolvere l’annosa questione del pagamento degli interessi per i mutui “Saccomandi” stipulati dagli agricoltori; abbattere i costi dell’acqua e avviare un piano per la distribuzione razionale delle acque ed ancora maggiori sostegni per le attività di valorizzazione e tutela dei prodotti tipici. Sono state queste le priorità sottoposte dall’esponente della giunta Salerno, Cinzia dell’Aera, all’assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione, nel corso di un incontro, svoltosi sabato mattina, nell’auditorium dell’Università e che ha visto la partecipazione anche delle organizzazioni agricole professionali, delle associazioni di produttori, dei rappresentanti dei Consorzi di tutela e dei Comitati per le Dop.