mercoledì 22 maggio 2013

PROGRAMMA OPERATIVO SICILIA 2014-2020. Assessore Zinna interviene al Forum sul partenariato 22.5.2013 - Palermo.

L’assessore della provincia Salvatore Zinna, nel corso del suo intervento al Forum sul partenariato ha espresso Ia preoccupazione sulla grave crisi sistemica che investe tutti i settori produttivi. “La scarsa capacità' innovativa della Regione – spiega - necessita di superare l'attuale modello produttivo, che rischia di condurre la Sicilia sempre più verso una marginalità' anche all' interno delle regioni più' svantaggiate in Europa.2 il rimedio, per l’assessore è “pensare ad un forte avanzamento del processo della Federazione Europea a partire da una condivisione del debito a livello di Eurozona in modo di intervenire nella gestione della crisi in cui si hanno squilibri insormontabili tra i Paesi con contraccolpi sempre più' devastanti per i Paesi con maggiore indebitamento. Ma soprattutto diventa urgente una apertura per l'adozione degli Eurobond e di un bilancio europeo rafforzato, rispetto al modesto compromesso raggiunto dal Consiglio Europeo nel febbraio scorso, per l'imminente ciclo programmatori o 2014-20, in modo di prevedere un quadro europeo di riferimento credibile al fine di perseguire gli obiettivi posti nella strategia Europa 2020 per una crescita intelligente,innovativa e inclusiva ,a partire dalle regioni e dei territori più' svantaggiati.” Se cio’ non avverrà, denuncia Zinna “si accentueranno i gravi limiti riscontranti nella gestione della programmazione 2007/2013, in cui spesso si sono vanificate le scelte strategiche e gli obiettivi prefissati con una sostituzione dell'intervento aggiuntivo europeo e nazionale alle esigenze immediate e parcellizzate non raggiungibili con l'intervento ordinario persino modificando la spesa in conto capitale con quella corrente,come in particolare avviene con l'ex-FAS 2007-2013. Sostanzialmente si e'svuotata la politica regionale unitaria,posta a base di documenti unici di programmazione per assicurare una gestione integrata degli interventi per i innescare degli effetti leva per reale sviluppo delle aree più' svantaggiate,quale la Sicilia.” In questo quadro, su proposta tra le altre della Svimez la politica di sviluppo regionale dovrà essere “parte integrante ed essenziale delle politiche nazionali definendo un progetto per l'Italia che incroci i bisogni del SUD come quelle dell'intero Paese (industria, infrastrutture,welfare,offerta dei servizi adeguati ai cittadini ed imprese, innovazione ricerca). Un riferimento preciso alla Sicilia “Diventa urgente la definizione di un piano di sviluppo regionale pluriennale in raccordo con la Strategia Europa2020 con una impostazione delle politiche di sviluppo da legare strettamente ad un innovativo funzionamento del sistema istituzionale del governo della Regione. Occorre creare una connessione stretta tra politiche di sviluppo ed assetti istituzionali ai vari livelli, in modo che si venga ad innescare una reale sinergia con apporti specifici delle varie realtà' territoriali. Si tratta di perseguire uno sviluppo policentrico con azioni di sistema in cui si prevedano e si sviluppano anche poli di sistema con apporti a cui concorrano a di dimensioni e piccole comunità'.” La proposta è la creazione “di una governance multilivello verticale ed orizzontale, specie in una fase così delicata di riassetti istituzionali ancora incerti, con una sessione riformatrice non solo per individuare modifiche di ordine legislativo, ma in particolare comportamenti e atti amministrativi, che con procedure snelle e riordino dei bilanci regionali e locali avviano i necessari coordinamenti e supporti anche di assistenza tecnica per modificare aspetti territoriali e competenze autoreferenziali e promuovere processi virtuosi mirati alla soluzione dei problemi. Nella individuazione di questi nodi strategici - continua – è interessato particolarmente il territorio della Sicilia Centrale e della provincia di Enna con le grandi infrastrutture strategiche sia per l'attuazione della 'dorsale' dei 'due mari' da S.Stefano di Camastra a Gela sia del nuovo collegamento ferroviario Catania-Enna-Palermo individuata nella programmazione 2007-2013. Un tale scenario più' generale costituisce una opportunità' per programmare lo sviluppo del territorio provinciale,in cui si pone l'esigenza di sviluppare, in raccordo stretto tra i programmi attuali ed i nuovi programmi operativi dell'imminente. Lancia così l’appello l’assessore “Nell'ambito delle tre opzioni strategiche (Mezzogiorno,Città' e Aree Interne) diventa urgente pervenire ad un approfondimento specifico per individuare le metodologie attuative della nuova strategia nazionale per lo sviluppo delle 'aree interne' del Paese, che sono fortemente policentrico, sulla base di un nuovo equilibrio tra aree costiere e l'entroterra della Sicilia. Fondamendale e' la costruzione di un percorso comune con una 'governance.

L’ufficio Stampa
Daniela Accurso

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Tags: Forum sul partenariato

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