lunedì 25 novembre 2002

Seminario “Gli itinerari di Marco Polo per la scuola e l’impresa.”Aula magna scienze politiche. 23 novembre.



Successo di presenze al seminario, organizzato dalle Province regionali di Enna e di Padova, nell’ambito dell’accordo di cooperazione, siglato lo scorso 3 giugno dai due Enti, dalle organizzazioni professionali appartenenti alla Cna, dalle Camere di Commercio e dalle Associazioni di industriali di entrambi i capoluoghi. L’intesa mira a dare ossigeno all’economia del territorio ennese, mettendo in campo una serie di interventi che incentivino, tra l’altro, le imprese padovane ad investire nel Sud. Al tavolo dei relatori erano seduti: l’assessore provinciale alle attività produttive, Nicola Gagliardi, che ha ribadito con forza l’esigenza di diffondere la cultura d’impresa tra i giovani, offrendo così alle scuole di secondo grado, un percorso di formazione adeguato; il preside dell’istituto superiore “Alighieri” di Enna, Giuseppe Alessi. A suo fianco il vice segretario della Camera di Commercio di Padova, Maurizia Dosso, responsabile dell’iniziativa “Marco Polo”. "Il gemellaggio recentemente sancito - ha detto - è un punto di partenza per attuare una politica proficua a vantaggio dei due capoluoghi. A mio avviso si incrociano 2 bisogni: gli imprenditori veneti cercano spazi a manodopera; il territorio ennese è in grado di offrire strutture, infrastrutture e giovani che vogliono formarsi adeguatamente. Il territorio, inoltre, presenta un grosso vantaggio: la sicurezza, sotto il profilo della legalità, che è una garanzia sociale.” Il segnale da Padova, per la Dosso, è chiaro: non si può essere imprenditori, se non si è prima lavoratori. E dunque il progetto “Marco Polo” si dovrà articolare in 3 direttive: coinvolgere studenti, professori e imprese; fare cultura di impresa; organizzare stage in aziende locali e venete. Innegabile, però, ha aggiunto la vice segretaria della Camera di Commercio “che si registrino delle riserve di fronte al nuovo. Siamo, comunque molto fiduciosi perché le istituzioni dimostrano grande volontà e sensibilità nel guardare il futuro con una progettualità nuova ed efficace.” Si dichiara ottimista anche Renato Di Nubilia, ordinario e della facoltà di scienze della formazione dell’università di Padova, coordinatore scientifico del progetto. ”La provincia di Enna ha un grande patrimonio culturale ancora da investire. Ci sono tante risorse inesplorate, sia nel mondo dell’imprenditoria sia tra le nuove generazioni che vanno coniugate con atti concreti.” Il rischio che si corre è uno. Lo ha sottolineato Di Nubilia “Si chiama rassegnazione all’impotenza si essere solisti nel contemplare, piuttosto che investire.” L’esortazione è chiara: non bisogna rincorrere il posto fisso, che, tra l’altro, non c’è, o, peggio, accontentarsi di un lavoro che non offre ben poche gratificazioni.

Il Capo Ufficio Stampa
Daniela Accurso


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