Teatro Garibaldi. In scena il varietà poetico

Mystic Luna Park - Teatro Garibaldi Enna, sabato 26 gennaio ore 20.30

A distanza di 30 anni torna in scena “Mystic Luna Park”, il varietà poetico scritto da Guido Ce-ronetti, l'eclettico artista piemontese (era poeta, filosofo, scrittore, pittore, marionettista, drammaturgo e giornalista) creatore del Teatro dei Sensibili (la compagnia fondata nel 1970 e che si caratterizza per l'uso delle marionette ideofore), scomparso lo scorso settembre all'età di 91 anni.
Torna in scena al Teatro Garibaldi di Enna sabato 26 gennaio alle ore 20.30 (venerdì 25 alle ore 9.30 per le scuole), per la stagione organizzata dal Comune e firmata da Mario Incudine, in una nuova versione riscritta dallo stesso Guido Ceronetti lo scorso anno, in cui però le marionette ideofore non sono le uniche protagoniste, ma condividono la scena insieme ad attori mascherati. Uno spettacolo prodotto da La Casa dei Santi e realizzato in collaborazione con il Teatro Garibaldi di Enna che vede in scena Giovanni Calcagno (che firma anche la regia) con quelli che sono stati allievi di Ceronetti (presente in scena attraverso la sua voce registrata): Luca Mauceri (anche autore delle musiche originali) e Salvatore Ragusa (che ha anche realizzato le marionette e le maschere).
Il focus del testo è sempre lo stesso: il senso dell’esistenza nel nostro tempo e il mistero della mor-te, eterna compagna dell’uomo. Tutto questo attraverso una costruzione drammaturgica priva di trama organica e fatta di una collana di scene poetiche e clownesche, e di visioni ai confini dell’astratto: una giostra di suggestioni musicali e liriche che affida allo spettatore la sintesi finale di senso e di significato. Come nella tradizione del Teatro dei Sensibili, tutto viene gestito dai soli attori: luci, musiche, manovra delle marionette e presenza in scena.
«Mystic Luna Park è un vero e proprio varietà – dice Giovanni Calcagno - ed è composto da una miriade di scene in cui i numerosi personaggi sono dei clown anche se non hanno il naso dipinto di rosso, e cioè degli esseri portatori di poesia nelle azioni e nelle situazioni della vita ordinaria. Questo mondo di sentire il teatro ci è particolarmente caro perché tutti e tre siamo innanzitutto dei giullari, e quindi dei clown, e ci piace portare gli spettatori in un mondo in cui la musica, la parola, il linguaggio del corpo e l’uso degli oggetti di scena siano guidati da una visione poetica libera, astratta e senza tempo. In un mondo come il nostro, governato da media che ci costringono in una condizione di passività (e mi riferisco al nostro modo di fruire dei materiali visivi che sgorgano dalle televisioni, dai computer e dai telefonini), ci è sembrato che potesse essere interessante mettere lo spettatore davanti alla responsabilità di “dare un senso” allo spettacolo che sta vedendo. Questo non perché Mystic Luna Park è uno spettacolo senza senso o senza significati, ma piuttosto perché la sua natura di varietà poetico, senza una trama che porti i personaggi dall’inizio alla fine di una storia costringe gli spettatori, o piuttosto li invita, pur nella leggerezza della propria visione, a fare un percorso alla ricerca dell’essenza poetica dell’insieme di queste suggestioni drammatiche. Il nostro Mystic Luna Park è un'avventura in cui i nostri clown si confrontano con i temi del vivere, del sopravvivere e del morire, e soprattutto sentono e trasmettono la nostalgia del Bello, e di qualcos’altro al quale è difficile dare un nome».
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Categorie: I Comuni, EnnaNumero di visite: 1572

Tags: teatro garibaladi Guido Ceronetti

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