La bella stagione è alle porte e il rischio di mandare in fumo ettari di terra deve assolutamente scongiurato.
La prevenzione in questi casi è fondamentale e richiede la collaborazione attiva dei cittadini. Collaborazione che si sostanzia in una serie di divieti e di accorgimenti a tutela dell'ambiente e della incolumità.
Per questa ragione il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, ha, già firmato l'ordinanza n° 27 con la quale da il via alla campagna antincendio per il 2017.
Il provvedimento che disciplina una serie di azioni avrà efficacia a decorrere dal prossimo venerdì 16 giugno e si protrarrà per quattro mesi.
Ai proprietari o ai conduttori di fondi lungo le strade e le trazzere presenti nel Comune di Enna si chiede, espressamente nell'ordinanza, di tenere le proprie terre sgombre da erbe e foglie secche o di altro materiale combustibile, fino a 20 metri dai cigli stradali.
Tale distanza si raddoppia lungo le linee ferroviarie e lungo gli stradali, ove sono in corso lavori di incatramatura.
Gli agricoltori dovranno predisporre, al momento della semina, e per quanto possibile anche nelle fasi successive, negli appezzamenti di grande estensione, ogni duecento metri, delle fasce completamente prive di vegetazione di larghezza pari a dieci metri. Per la pulitura delle coltivazioni agricole tipo noccioleti, uliveti, vigneti, agrumeti, ecc non è consentito distruggere dei residui in maniera difforme a quando stabilito dalle norme vigenti.
Il provvedimento, inoltre, vieta in tutto il territorio comunale e per l’intero anno solare di usare fuochi d’artificio in aree diverse da quelle individuate e autorizzate; di gettare dai veicoli o comunque abbandonare sul terreno, fiammiferi, sigarette o qualunque tipo di materiale acceso nei boschi e nei terreni cespugliati; di usare motori, fornelli ed inceneritori che producono faville o brace nelle aree boschive, cespugliate e in ogni caso in presenza sul terreno di materiale infiammabile.
E’ consentita la combustione sul luogo di produzione dei solo residui vegetali derivanti da sfalci, potature o ripuliture, provenienti da attività agricole, con esclusione di altro materiale. Anche in questo caso occorrerà osservare delle pratiche specificate nell'ordinanza.
Chi non ottempera a quanto previsto dall'ordinanza e si rende responsabile di un incendio sarà punito ai sensi del Codice Penale e amministrativamente l'ammenda prevista va da 51,64 euro a 258,22 euro per ogni ettaro o frazione di ettaro incendiato.
Chiunque avvisti un incendio è obbligato a darne immediata comunicazione ai Vigili del Fuoco o al Corpo Forestale dello Stato o al Comando dell’Arma dei Carabinieri o alla Polizia di Stato.