Cassatella di Agira. Ma che bontà!

Per deliziare il palato ci si potrà recare dal 20 al 22 novembre ad Agira per la sagra della cassatella

Con questo evento di particolare richiamo, Agira, famosa nel mondo per aver dato i natali a Diodoro Siculo, rinnova l'appuntamento annuale di grande successo per fare apprezzare ai visitatori il suo dolce tipico tanto apprezzato dai palati più raffinati.

La cassatella con il guscio di pastafrolla e il prelibato e gustoso ripieno fatto di cacao, mandorle tritate, farina di ceci, zucchero, scorza di limone essiccata e cannella, rappresenta una delle più antiche specialità gastronomiche ennesi, le cui origini risalgono al periodo della dominazione araba in Sicilia.

Il particolare e antico procedimento di preparazione conferisce al dolce un sapore, un odore e un aspetto inconfondibili ed originali.
Secondo la tradizione, la cassatella veniva preparata nel periodo di Pasqua così come ci ricorda l'antico proverbio agirino “Cu nn'appa nn'appa de cassateddi i Pasqua”.
Oggi però le cassatelle si trovano tutto l'anno non solo ad Agira ma anche nei ristoranti, nei bar e nelle pasticcerie del territorio ennese; alcuni pasticceri di fama hanno inoltre rivisitato la ricetta tradizionale creando delle ottime varianti.
La sagra, giunta alla 7° edizione, si svolgerà negli spazi espositivi del centro fieristico in via Largo Fiera da venerdì 20 a domenica 22, arricchita da eventi musicali e folkloristici.
Nel corso di queste tre intense giornate potranno essere visitati gli stand promotori dei prodotti tipici locali con degustazioni gratuite della cassatella e apprezzate altre golosità che caratterizzano la pasticceria agirina come i “Nucatuli” e “Infasciateddi” così chiamati perchè secondo antiche nenie popolari, riconducono a Gesù Bambino in fasce.
Nel contempo si godrà delle bellezze paesaggistiche e monumentali che fanno di Agira un paese ricco di storia.
Un suggerimento: visitare la maestosa abbazia di Santa Maria Latina, i ruderi del castello che dominano il monte Teja , le torri d’avvistamento normanne che si trovano a pochi metri dalla sinagoga, e la Chiesa del SS. Salvatore che ospita l'Aron più antico d' Europa, il monumento forse più prezioso dell'ebraismo siciliano, la cui costruzione in pietra fa di esso una vera rarità in tutta l'area del Mediterraneo. E’ anche piacevole passeggiare attraverso il quartiere arabo “Rocche”e perdersi tra gli stretti vicoli che portano nei “bagli”, antichi cortili interni alle abitazioni.
Facendo una capatina al museo naturalistico, ospitato all'interno del Palazzo Giunta, si ha la possibilità di scoprire i pregevoli reperti provenienti dal territorio degli Erei e in particolare dalla riserva naturale orientata “Vallone di Piano della Corte”, caratterizzata da numerose specie vegetali e faunistiche.
Si ringraziano per le foto:
Mario Valenti
Walter lo Cascio
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