Perdite nella rete idrica. Il consiglio di Assoro accusa Acquaenna

Nella delibera votata all'unanimità la possibilità di rescindere il contratto con l'Ato e l'ente gestore

Il consiglio comunale di Assoro ai ferri corti con Acquaenna. L'oggetto della discordia, tradotto in una mozione, la cattiva gestione della rete idrica comunale. I tre consiglieri comunali firmatari del documento, già dibattuto in aula, lamentano i  tempi lunghi di intervento della società privata, nonostante le reiterate richieste, con la conseguenza di enormi disservizi.

Le perdite dalla rete idrica e fognaria non vengono riparate nei tempi previsti dalla convenzione con danni economici elevati. I consiglieri temono, infatti, che a pagare le perdite siano i cittadini. 

L'amministrazione, su richiesta del sindaco, Bertini ha prodotto una dettagliata relazione, a cura del III settore nella quale si puntualizzano i problemi  sollevati in Consiglio. 

Su richiesta del presidente del Consesso civico, Vincenzo Capizzi, la commissione dei capigruppo ha incontrato nei giorni scorsi il commissario straordinario della Provincia, Salvatore Caccamo, presidente protempore dell'Ato idrico, al quale è stata riferita la volontà poltica  espressa dai tredici consiglieri comunali che hanno votato all'unanimità  l'ordine del giorno e la delibera.

 Con quest'ultimo atto il Consiglio prende in esame anche l'eventualità di rescindere il contratto con l'Atoidrico e con Aquaenna e di riaffidare il servizio al comune. Il consiglieri pongono anche alla Regione la questione della ripubblicizzazione del servizio, visto l'esito del referendum.    

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